L’esordio poetico di Antonio Sanges risale al 2015 con Penne d’oca (Lithos), un’opera che Francesco Muzzioli ha definito paradossalmente avanguardistica, in cui Sanges recupera un lessico d’antan senza però aderire a una metrica classica, creando un dialogo originale tra tradizione e innovazione. Nel 2019 pubblica Poesie in itinere (Controluna), in cui approfondisce il conflitto tra poeta e realtà, adottando un linguaggio aulico che riflette una tensione dialettica profonda.
La sua più recente raccolta, Distensione del destino (Ensemble 2025), segna un’evoluzione significativa: la semplificazione linguistica corrisponde a una volontà di chiarezza espressiva, dove concetti filosofici complessi si traducono in immagini poetiche nitide e suggestive.
Nel campo saggistico, con Les jeux sont faits: la cultura della superficie. Beckett e il teatro della crisi (Carla Rossi Academy Press, 2023), Sanges offre un’interpretazione originale del teatro di Samuel Beckett. Rifiutando le letture filosofiche tradizionali, propone una lettura ‘letterale’ dei testi, suggerendo che le interpretazioni allegoriche siano spesso influenzate da pregiudizi epistemologici. Da qui nasce la sua originale teoria della superficie, che focalizza l’attenzione sul piano testuale, sostenendo come i grandi temi della cultura occidentale — destino, amore, morte — siano oggi ‘perduti’ e ricostruiti solo in superficie.
Foto di Pasquale Carbone
Libri
Penne d’oca (Lithos 2015)
Poesie in itinere (Controluna 2019)
Distensione del destino (Ensemble 2025)
Les jeux sont faits: la cultura della superficie (Carla Rossi Academy Press 2023)